Un lavoro di analisi, a livello italiano ed europeo, basato su studi approfonditi che puntano a spiegare qual è lo stato attuale della mafia, la produzione e il consumo di droghe, il ruolo della società civile, l’azione delle istituzioni.
È quello che ha portato alla realizzazione del libro “Mafia&Droga”. Lo stato delle cose. Rapporto 20024 (Mediter Italia edizioni) a cura di Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Giovanni Burgio e Nino Rocca, che verrà presentato alle 18 di sabato 7 settembre negli spazi della libreria Zacco, in via Vittorio Emanuele 423.
Un momento di confronto su tematiche purtroppo sempre drammaticamente attuali, come lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti, approfondito nel testo anche attraverso una sezione su quali sono i danni causati dal loro utilizzo, promosso dall’associazione “Cassaro Alto” nell’ambito delle Botteghe Letterarie per il progetto culturale di valorizzazione del territorio.
Alla presentazione, moderata dalla giornalista Gilda Sciortino, saranno presenti gli autori.
Il LIBRO
Quattro le chiavi di lettura che gli autori ci offrono per capire quali sono le connessioni tra mafia e droga: lo stato attuale della mafia, la produzione e il consumo di droghe, il ruolo della società civile, l’azione delle istituzioni.
Una fotografia, quella scattata dagli autori, su cos’è stato sin dalla sua origine e su qual è lo stato di salute di Cosa nostra oggi anche attraverso una mappa sui mandamenti di Palermo con i personaggi più importanti delle famiglie mafiose. Il libro, oltre all’analisi socio-economica e politica del fenomeno, offre anche la possibilità di capirlo scoprendo quali sono gli effetti, l’origine e la composizione delle droghe psicoattive. Un’ampia sezione svela, sostanza per sostanza, quali sono i danni causati dal loro utilizzo.
Indispensabile anche l’aspetto normativo e legislativo, al quale hanno pensato gli studenti del corso di Sociologia del Diritto del Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo dell’anno 2022/2023, coordinato dalla docente, la prof.ssa Clelia Bartoli, che hanno elaborato i l disegno di legge, presente nel libro, dal titolo “Dalla dipendenza all’interdipendenza”, in attesa di approvazione da parte della Regione Siciliana.
«Il traffico di droga – scrive Umberto Santino nella prefazione al libro – ha segnato uno snodo fondamentale per l’evoluzione del fenomeno mafioso, poiché ha indotto una lievitazione dell’accumulazione illegale, paragonabile a quella derivante dal proibizionismo degli alcolici degli anni ’30 negli Stati Uniti. La droga era, e rimane, un fenomeno-calamita, che coinvolge una lunga schiera di soggetti e di gruppi sociali. Già prima, il traffico di stupefacenti comprendeva una serie di figure esterne a Cosa nostra; ora, soprattutto per la produzione e lo smercio di un derivato della cocaina, il crack, sono coinvolti interi gruppi familiari, anche i bambini, che, in mancanza di risorse legali, praticano attività illegali, che costituiscono gran parte dell’economia reale di una città come Palermo».