Traffico paralizzato e strade allagate: la città si arrende ancora una volta alla pioggia. È bastata meno di un’ora di pioggia intensa per mettere in ginocchio Palermo. Strade allagate, traffico in crisi, trasporti pubblici rallentati e interi quartieri sommersi da acqua e fango: lo scenario, ormai familiare, si è ripresentato puntuale nel primo pomeriggio di ieri, confermando la fragilità del sistema urbano del capoluogo siciliano di fronte a un evento meteorologico tutt’altro che estremo.
Le prime segnalazioni di disagi sono arrivate da viale Regione Siciliana, uno dei principali assi viari della città, dove l’acqua ha invaso entrambe le carreggiate causando rallentamenti, e qualche veicolo in panne. Situazione critica anche in via Oreto, Corso Calatafimi, via Leonardo da Vinci, via Messina Marine e via Ugo La Malfa. In molte zone, le caditoie intasate hanno aggravato la situazione, trasformando l’asfalto in vere e proprie piscine. Tra i quartieri più colpiti si segnalano Corso Calatafimi soprattutto nella zona di Piazza Indipendenza, dove i residenti hanno documentato con video e foto il livello dell’acqua che ha raggiunto marciapiedi e pianterreni, mentre diversi scooteristi sono stati costretti a fermarsi e abbandonare i mezzi. Il sistema fognario cittadino, ormai vetusto e sottodimensionato, non ha retto al deflusso dell’acqua. A peggiorare le cose, la mancanza di una regolare manutenzione delle condutture e delle caditoie, spesso ostruite da rifiuti e detriti. Le immagini diffuse sui social raccontano una città vulnerabile: tombini esplosi, automobilisti bloccati e marciapiedi impraticabili.
Pesanti anche le ripercussioni sul trasporto pubblico. Alcune linee AMAT hanno subito ritardi e deviazioni, mentre il traffico ha registrato blocchi per ore in più punti nevralgici e il caos è stato inevitabile.
“Non è la prima volta e purtroppo non sarà l’ultima – commenta un residente di via Cappuccini. Sappiamo che bastano pochi millimetri di pioggia per far saltare tutto, ma nessuno fa nulla per cambiare le cose”.
Dalle istituzioni arriverà l’ennesima promessa d’interventi: nei prossimi giorni inizieranno operazioni straordinarie di pulizia delle caditoie nelle aree più colpite!
I cittadini però chiedono soluzioni strutturali e durature. Gli esperti, da anni, segnalano la necessità di un piano di riqualificazione idraulica della città, in grado di rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici. Intanto Palermo continua ad affondare, letteralmente, sotto la pioggia. E ogni acquazzone diventa una prova d’emergenza per una città che sembra non imparare mai dai propri errori.
©Claudio Di Gesù