Gabbiani Superstar tra tetti, rifiuti e pizze… “rubate”. Non solo mare e scogliere ma oggi i gabbiani vivono (e dominano) le nostre città. Volano tra i palazzi, pattugliano i cassonetti, strillano sui tetti. E mentre noi ci abituiamo alla loro presenza, loro si sono già insediati come autentici padroni del cielo urbano.
Dalle coste alle città: una migrazione intelligente. Il cambiamento è iniziato anni fa. Attirati dai rifiuti urbani e spinti dalla scarsità di pesce lungo le coste, i gabbiani hanno trovato nelle città un habitat perfetto. Ormai è normale vederli svolazzare sopra mercati, discariche e piazze affollate. Opportunisti e super adattabili, i Gabbiani (Gabbiano Reale Mediterraneo) sono intelligenti e osservatori. Sanno quando passa l’autocompattatore, riconoscono i punti, dove il cibo è più facile da trovare. Rifiuti non raccolti, cassonetti traboccanti, discariche, attirano questi uccelli opportunisti. Si aggirano anche tra i tavolini all’aperto e, a volte, prendono qualche libertà con tranci di pizza e panini abbandonati da cittadini incivili. In alcune città (a es. Venezia) ai tavoli outdoor vengono fornite pistole ad acqua per tenerli lontani.
Convivenza non sempre pacifica, infatti, la loro presenza divide. C’è chi li ammira per la loro libertà e resilienza, e chi li considera un problema: rumorosi, invadenti, persino aggressivi in periodo di nidificazione, ma anche le feci corrosive su edifici, monumenti e autovetture sono un problema. Non è raro che attacchino sacchi della spazzatura o scelgano i balconi per farne nidi. Che piaccia o no, i gabbiani rappresentano una nuova fauna urbana, sono qui per restare, e come delle vedette attente e pronte a difendere il loro territorio che sorvegliano da punti privilegiati come le due torri dei fari presenti in Piazza Giovanni Paolo II, vicino allo stadio.
Certo un buon punto di osservazione per apprezzare e sostenere, con le loro grida, le partite casalinghe del Palermo nel nuovo prossimo campionato ? Sicuramente meno aggressivi dell’uomo che, ricordiamoci, è la fauna più pericolosa del pianeta, le città comunque offrono tutto ciò che serve alla loro sopravvivenza. Questo fenomeno è figlio dello scompenso tra abbondanza di cibo umano e ambienti urbani favorevoli.

La specie, il Gabbiano Reale Mediterraneo (Larus michahellis), è protetta in Italia, secondo la Legge 157/92. È anche tutelato da Direttive Comunitarie e convenzioni internazionali. la protezione del gabbiano reale è necessaria per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi costieri e marini, dove svolge un ruolo importante nella catena alimentare e nella biodiversità. In città un servizio lo fanno però anche loro… controllano la sempre più pressante e pericolosa (dal punto di vista sanitario) la popolazione di piccioni che il gabbiano preda regolarmente.

Il problema infatti non sono i Gabbiani, che hanno il diritto di vivere come ogni essere vivente nella terra, ma una gestione integrata del territorio: migliorare la raccolta dei rifiuti, evitando accumuli, quindi tutela dell’igiene urbana e, sempre nel rispetto delle normative sulla fauna protetta, informare i cittadini come affrontare un eventuale presenza invadente dei volatili, adottare tutte quelle precauzioni affinché possano ritornare nei loro habitat naturali che sono le coste e le foci dei fiumi.
E mentre gli altri uccelli faticano a convivere con l’uomo, perchè ad esempio gli tagliamo gli alberi dove vivono, loro volano alto – e fragorosamente – sopra le nostre teste.
©Claudio Di Gesù
