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sabato 19 Luglio 2025

Si è concluso a Catania ETNA COMICS 2025: il nostro reportage

ETNA COMICS 2025: 13° Festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop. Dal 30 maggio al 02 giugno a “Le Ciminiere” di Catania

Un lungo fiume di anime pazienti, sotto un sole cocente ad attendere il proprio turno per entrare, volti e maschere che si mescolano in un crogiolo di variopinti abiti, di elfi con orecchie che sbucano dai capelli, ora bianchi, ora rosa, ora blu.; spazi immensi abitati da fantasmagorici mostri e supereroi come Spiderman, Naruto, le “Sailor Moon”, Dragon Ball; Harry Potter e tantissimi altri.

Ragazzi entusiasti, bramosi di un momento di notorietà, avidi di scatti fotografici, gironzolano tra i vari stand adibiti al mondo fantasioso e fantastico del Comics: l’area videogames, area shop, Sala Galatea, Potter Alley, area Altrimondi, area comics e letteratura fantasy, spazio games, Artist Alley.

Etna Comics, Festival internazionale del Fumetto, del Gioco e della Cultura Pop, è un festival internazionale dedicato al fumetto, al cinema d’animazione, ai giochi da tavolo e ai videogiochi, patrocinato dalla Regione Siciliana, dall’ARS (Assemblea Regionale Siciliana), dalla Città Metropolitana di Catania, dal Comune di Catania, dal Comune di Milo, dalla RIFF (Rete Italiana Festival Fumetto), che annualmente si svolge nella ridente “Città nera”, la perla nera dello Jonio, nella splendida cornice del centro fieristicoLe Ciminiere

La fiera è una delle più importanti rassegne del fumetto in Italia, seconda solo al Napoli Comicon per presenze tra le fiere del meridione

Un’impalcatura ambiziosa curata nei minimi particolari, tre giorni di puro delirio vissuti intensamente in un mondo futuristico e futuribile, stand che sono microcosmi raccolti in tre grandi zone: Piazza Giovanni XIII (Zona 1) – la stazione di Catania in cui sorge la nuovissima Metropolitana che serve come sottopassaggio d’attraversamento pedonale sicuro che traghetta la marea di persone nelle zone frontali, Ciminiere – Piazzale Rocco Chinnici (Zona 2) e Palazzo della Cultura (Zona 3).

Tantissimi nomi prestigiosi, nazionali ed internazionali, nell’arte comics presenti al mega evento in questione: Yumiko Igarashi, Marco Itri, Francesco Dossena, Davide Paratore, Alessandro Pastrovicchio, Giulio Rincione, Luigi Siniscalchi, Alex Saviuk, Pasqual Ferri, Emanuele Ercolani, Simone Buonfantino, Mario Alberti, Walter Trono, Ester Cardella, Don Alemanno, Diego Fichera, Francesco Barbieri, Totò Calì, Fabs Nocera, Giulia Adragna, Bobby Chan, ma la lista potrebbe ancora continuare.

Con qualcuno di loro abbiamo avuto l’onore di scambiare qualche parola, delle riflessioni, confrontandoci sul tema.

Abbiamo potuto stringere la mano ad Alessandro Pastrovicchio, autore e disegnatore del celeberrimo “Topolino”, nello spazioso e frequentatissimo stand della “Panini Comics”: al sorridente e cortese Alessandro abbiamo potuto chiedere, prima di firmare la copia commemorativa del Topolino dedicata al compianto maestro Franco Battiato per il suo trentatré giri dal titolo “La voce del padrone”, che valore educativo ha oggi nella vita dei giovani, il fumetto.

La risposta è stata davvero incoraggiante: il fumetto è sicuramente un valore aggiunto importante nella vita dei ragazzi di oggi perché li avvicinano alla cultura e alla scrittura essendo spesso portati ad esprimersi con i simboli contenuti negli smartphone.

Erroneamente credevamo, inoltre, che oggi i giovani fossero molto meno interessati al fumetto rispetto al passato; l’intervento dell’editore della “Panini Comics”, Raffaele Caporaso, è stato illuminante: i riscontri delle vendite sono più che ottimistiche. Tutto ciò ci fa sperare ancora.

Tra una fotografia ed un’altra, procediamo impavidi gincanando baldanzosi e fieri: ci sentiamo pure noi eroi usciti da quei fumetti, eroi dai super poteri inimmaginabili.

Una cosa è certa: il coraggio non ci manca perché la stanchezza si fa sentire, sotto un sole che brucia ed una calca di gente che continua ad affluire come uno tsunami che ti trascina.

Parecchi sono gli incontri con i più noti esponenti del settore, spalmate nelle tre giornate e nelle varie aree tutti interessanti, accattivanti e coinvolgenti.

Nella “Artist Alley” abbiamo avuto l’onore ed il grande piacere di incontrare poi Totò Calì, catanese, pittore, vignettista, scenografo e tanto altro. Crea geniali ed originali vignette satiriche per il quotidiano “La Sicilia”.

Gli abbiamo fatto qualche domanda mentre esercitava la divertente ed estrosa arte del disegno – caricatura.

Succede che io quando parlo con te io razionalizzo quello che dico, passa dal mio cervello e dico quello che penso, quello che voglio dire. Quindi, non mi allargo più di tanto se non mi voglio allargare, se mi voglio allargare lo faccio appositamente. Quando poi si parla di pittura e disegno, è negli occhi di chi guarda l’interpretazione personale delle opere prodotte. La psiche semplifica cogliendo le diverse sfumature” – dichiara Totò Calì

D. Come la poesia?

R. Sì, potremmo dire di sì se non fosse che, la poesia è un’opera letteraria e utilizza la parola, il linguaggio ed è più complessa mentre il disegno è più semplice, più immediata, più elementare. Tra l’altro è la prima forma di comunicazione. E’ quasi nata con l’uomo che utilizzava i segni ed i gesti per comunicare con il proprio simile.

D. L’arte pittorica, il disegno, possono diventare panacee per la mente?

R. Assolutamente sì! Conosci il detto “Il diavolo non è poi così brutto come lo si disegna”. Proprio perché si disegna non è così brutto altrimenti, diventa un diavolo nella tua testa, si creano paure ed ansie: il disegno serve per esorcizzare tutte le nostre angosce.

  1. La satira è compresa più dai giovani o dalle persone più adulte?

R. La satira è capita a più livelli secondo la chiave che possiedi per capirla ed interpretarla. La puoi interpretare in maniera più superficiale o più profonda e, allo stesso modo, la puoi disegnare in maniera più superficiale o più profonda in base alle conoscenze che tu hai perché, più conoscenze hai e più hai la possibilità di ragionare a tuttotondo.

D. E può diventare una spada che trafigge le coscienze…

R. Da, viene concepito come “il giullare di corte”, non viene preso sul serio perché non conviene prenderlo sul serio.ovrebbe, diciamo, dovrebbe avere un valore sociale ma, molto spesso, chi fa satira

D. Ieri rispetto ad oggi: qual è stato il periodo più favorevole alla satira?

R. Sicuramente gli anni ’70. In quegli anni faceva più presa nella mente umana. Per capire la satira bisogna possedere dei filtri dati dalla conoscenza. I giovani devono ancora crearseli e per crearli, serve spirito critico e la voglia di documentarsi sulla veridicità delle notizie apprese attraverso il “bombardamento mediatico”.

D. L’intelligenza artificiale, pensa che può minare la sua arte? Pensa che…

R. Penso che sia ancora troppo presto. Nello stato attuale, c’è chi la usa per giocare e chi per studiare. Non credo che sostituirà il cervello umano perché, comunque è una cosa artificiale e non può sostituire la natura. La Natura è creatività, in tutte le sue forme. Tutto ciò che crea l’uomo è irripetibile.

Ringraziamo, infine, la gentilezza e la grande professionalità di Totò Calì e procediamo nel caotico calderone dell’Etna Comics 2025 deliziandoci, occhi e mente, dell’entusiasmo creativo e dei sorrisi dei giovani, appagati e coinvolgenti.

I fumetti sono le favole per gli adulti”
(Stan Lee)

I fumetti sono una lingua internazionale, possono attraversare confini e generazioni. I fumetti sono un ponte tra tutte le culture.”
Osamu Tezuka

©Antonella Sturiale

Foto ©Giusy Pischedda

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