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sabato 12 Luglio 2025

“Terre che non sono la mia” di Matteo Meschiari. La presentazione mercoledì 25 giugno in piazzetta Bagnasco

Un libro veramente unico nel suo genere, “Terre che non sono la mia” di Matteo Meschiari (Bollati Boringhieri) che, attraverso centoundici mappe, ci offre la testimonianza dell’incredibile variabilità e creatività culturale della nostra specie, in un giro del mondo che va dalla Groenlandia all’Australia, dalla Cina all’Amazzonia, dall’arte paleolitica a quella contemporanea, da Babilonia a un asilo italiano.

Un libro atteso, che verrà presentato alle 18 di mercoledì 25 Giugno in piazzetta Bagnasco. A dialogare con l’autore sarà Giorgio Vasta.

Il libro

Per oltre duemila anni la geografia è stata usata come una macchina di potere per descrivere e gestire il territorio. Oggi è ancora così e molti pensano che disegnare mappe sia un talento riservato a tecnici e professionisti. Ma da sempre la geografia è stata anche una pratica immaginativa alla portata di tutti, un ventaglio di modi di vivere lo spazio che serve a conoscere l’altro e a sognare l’altrove. Se l’Occidente ha dimenticato in fretta questa vocazione geografica per l’alterità, esistono però migliaia di tracce e di sopravvivenze culturali che testimoniano l’esistenza di un’altra geografia, una controgeografia che continua a generare visioni e a produrre invenzioni meravigliose.

L’autore

Scrittore e antropologo, Matteo Meschiari insegna Geografia culturale all’Università di Palermo. Tra i suoi interessi di ricerca ci sono il paesaggio in letteratura, i modelli abitativi dal Paleolitico all’Antropocene, l’arte preistorica e tribale, lo spazio percepito e vissuto in Occidente e nelle culture indigene. Rappresentante dell’antropologia narrativa, ha scritto e curato saggi, romanzi, poesia e libri per l’infanzia. Tra i suoi titoli più recenti: Artico nero. La lunga notte dei popoli dei ghiacci (2016), Neogeografia. Per un nuovo immaginario terrestre (2019), Antropocene fantastico. Scrivere un altro mondo (2020), Geografie del collasso. L’Antropocene in 9 parole chiave (2021), Landness. Una storia geoanarchica (2022), Kosmos (2023) e La fabbrica dei mondi. Geografie immaginate e Territà (2024).

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