La poetessa Palma Civello e il fotografo d’arte Marco Parenti hanno composto a quattro mani un originle mix di immagini e poesie dal titolo “Ogni cosa piccola è bella” suscitando emozioni e interpretazioni che scaturiscono nella dimensione della mente e dello spirito.
Palma Civello: palermitana, poetessa e scrittrice, già docente di lettere nelle scuole secondarie, è un’appassionata pittrice e fotografa. Ha conseguito un master in psicologia con una tesi sulla fototerapia e la fotografia terapeutica. Ha pubblicato libri di racconti e raccolte poetiche ottenendo diversi premi.
Marco Parenti: fotografo milanese molto noto, anche se la sua attività primaria è quella di ingegnere e docente universitario. La sua attività fotografica si incentra nella descrizione di storie e luoghi quasi sempre sconosciuti, con una “narrazione” fotografica che si estrinseca in viaggi, paesaggi, reportage.
Entrambi sono seguaci della cultura di origini giapponesi cosiddetta “Haiku”, che consiste nel saper cogliere dall’immagine una immediata espressione poetica. Questa produce una interazione con il fruitore suscitando non solo emozioni ma una libera interpretazione della stessa.
Infatti, secondo la teoria haiku, l’arte non rientra tra le cose necessarie, ma è un di più che possiamo considerare “una piccola cosa”, un rimedio alle nostre spesso contorte vicende quotidiane che ci rendono aridi o impulsivi. E’ come un balsamo per le nostre ferite, che attiva una rielaborazione personale.
Questo la differenzia dalla più nota corrente letteraria dell’ermetismo, che si propone invece di produrre con versi brevi una scossa emotiva, usando figure retoriche che restano scolpite e non consentono al lettore una sua rielaborazione.
In questo particolare libro si genera un felice connubio tra due sensibilità diverse che interagiscono determinando in chi vi si accosta una originale e raffinata simbiosi creativa.
©Pippo La Barba