Sarà un appuntamento atteso, quello in programma alle 17 di venerdì 8 settembre alla Feltrinelli di Palermo con Barbara Balzerani per presentare il suo libro “Lettera a mio padre” (DeriveApprodi, 2020).
Sarà l’occasione per approfondire il caso letterario di una grande autrice contemporanea che ha riscosso successo non solo in Italia, ma anche in Francia e Spagna dove i suoi libri sono tradotti.
Una scrittura circolare e intensa, ma essenziale, che non concede nulla alla retorica e che non si sottrae, con vari piani di lettura e continui flashback in cui tutte le figure sono connesse tra loro e tutto l’impianto letterario ha un ordine complessivo e preciso. Barbara Balzerani è una figura centrale nella storia della sinistra italiana del secondo ‘900, ma anche una scrittrice emergente di grandi capacità letterarie e poetiche. “Lettera a mio Padre” è un percorso personale e collettivo con continui squarci di immagini della storia recente italiana, immagini che scorrono attraverso il vetro di un ipotetico treno in corsa.
“Lettera a mio Padre” è, però, molto di più di un dialogo privato, è un viaggio che inizia nel secondo Novecento e che si protrae fino ai giorni nostri, un tentativo di ricucire gli strappi e di riannodare le fila tra una figlia e un padre, ma anche tra una donna e una bambina, tra donne e uomini, tra passato e presente, tra storia e quotidianità, tra città e periferia, tra vecchie nuove povertà, tra vecchie nuove discriminazioni.
L’incontro con la scrittrice Barbara Balzerani è perciò un’opportunità unica per sviluppare un dibattito e un confronto culturale sulla storia contemporanea, sulla sinistra, sull’impegno sociale, in una città come Palermo dove il dibattito sulle politiche di genere, i flussi migratori dal Nord Africa, il disagio giovanile legato alle dipendenze, l’esclusione sociale dal lavoro, l’emarginazione delle periferie e la prima linea nella lotta alla mafia ne fanno un territorio decisivo ad alta sensibilità culturale, attraversato da inquietudini e speranze, da conflitti e solidarietà che si incontrano, si scontrano e si intrecciano indissolubilmente in una complessità sociale che richiede un comune, rinnovato, impegno civile che, tuttavia, non potrà esserci senza una necessaria elaborazione del nostro passato.
A introdurre l’evento sarà Victor Matteucci. Le letture tratte dal libro avranno la voce dell’attrice palermitana Stefania Blandeburgo.
L’incontro è promosso da Mediter Italia nell’ambito del circuito di presentazioni di “Cherchez la Femme” scritture, incontri e storie di donne delle due sponde del Mediterraneo.
L’ingresso alla presentazione sarà libero, ma si consiglia di prenotare in quanto i posti saranno limitati. Per info, cell. 389.2158948.
L’autrice
Barbara Balzerani, laureata in Filosofia, nei primi anni ‘70 ha militato in Potere Operaio, poi nelle Brigate Rosse. Al termine di una lunga latitanza, è stata arrestata e ha scontato 25 anni di carcere. Ha pubblicato per DeriveApprodi: “Perché io, perché non tu” (2009), “Cronaca di un’attesa” (2011), “Compagna Luna” (2013), “Lascia che il mare entri” (2014), “La sirena delle cinque” (2015), “L’ho sempre saputo” (2017), “Lettera a mio padre” (2020), Respiro (2023). Vive e lavora a Roma.