EVENTO DI FINISSAGE A PALAZZO BONGIORNO A GANGI (PA)

Si è conclusa ieri la mostra d’arte “Misteri surreali tra cielo e terra” del maestro Aless, curata dall’Istituzione culturale Gianbecchina.

L’evento di finissage dell’esposizione temporanea presso Palazzo Bongiorno di Gangi, è stato un incontro-concerto ed ha visto, oltre alla presenza del maestro, anche una performance di due grande artiste: la musicista-compositrice Floriana Franchina e la poetessa Lucilla Trapazzo.

“Ho sempre sentito le mie emozioni – dice l’artista Aless, ovvero Alessandro Becchina – chiedere di essere trasformate in un’espressione di arte che è fortemente intima, e che nasce sempre da un sogno legato alla mia terra”.

Un evento che ha unito ogni singolo punto di un grande cerchio sensoriale, in cui musica, luce, natura e arte si sono abbracciati per innalzare un inno alla bellezza della vita.

La performance di apertura della mostra vedeva proprio l’artista dipingere dal vivo un abito bianco, disegnato dallo stilista palermitano Filippo Calì, indossato dalla musicista Floriana Franchina, che si è esibita con il flauto traverso durante la creazione dell’opera.

“La mostra inaugurata lo scorso 3 dicembre- dice la Presidente dell’Istituzione Gianbecchina Rosanna Migliazzo- ha avuto migliaia di visitatori e condensa in opere pittoriche, ceramiche e sculture in rame, la rielaborazione delle suggestioni legate alla luce di un Mediterraneo che fluttua tra realtà e sogno.”

“Abbiamo voluto raccontare, con la poesia, con la performance musicale e i percorsi sensoriali – dichiara Rosa Di Stefano, direttore artistico dell’istituzione Gianbecchina – questi paesaggi della mente dell’artista che richiamano le origini di una terra arsa dal sole, con gli incanti policromi che portano verso una realtà che evoca la necessità di celebrare la vita.

Per questa ragione la presenza della musicista Floriana Franchina, non è casuale – conclude la Di Stefano – La compositrice trova ispirazione proprio da visioni molto similari alle opere del maestro Aless, celebrando la bellezza della vita come rispetto verso la natura e verso l’umanità.

“Poter unire, attraverso la musica, così tante persone mi ha trasmesso una sensazione incredibile, avendo consapevolezza che mentre raccontavo le visioni da cui sono nati i miei progetti, queste erano condivise da tutti i presenti – dichiara Floriana Frachina- che hanno mostrato anche generosità per il supporto alla raccolta fondi destinata a Mediterranea Saving Humans con una donazione in cambio di uno dei miei due album “Mediterranea” e “Halite”.”

“Aver recitato una delle mie poesie sulle note di Mediterranea della Franchina, musica composta proprio a seguito di uno sbarco di profughi, mi ha travolta in una grande emozione- dice Lucilla Trapazzo pluripremiata per poesia visionaria- La mia poesia, “ In assenza- Una barca di nome Speranza” parla proprio di una traversata in una notte sul Mediterraneo descrivendo vita, morte, destino e nostalgia”.

L’evento, seguito da una sala gremita, è solo il primo di una raffinatissima programmazione di vernissage, seminari e altro, che presto l’Istituzione Gianbecchina renderà pubblica.