“Giornata Mondiale del Parkinson 2024”.  In 120 hanno partecipato alla “Run & Walk for Parkinson”, dimostrando che niente è impossibile

Una mattinata che, complice la temperatura pienamente primaverile, si è trasformata in un’occasione per vivere la città, in modo particolare il salotto di Palermo, attraverso un’iniziativa di solidarietà. In tanti hanno voluto esserci e prendere parte attiva alla “Run & Walk for Parkinson”, tornata dopo una lunga pausa dovuta al Covid grazie all’’APiS, associazione Parkinson in Sicilia, che l’ha sempre organizzata. In oltre 120, tra sostenitori e persone con Parkinson, hanno indossato la pettorina e hanno partecipato alla camminata, leggera corsa non competitiva lungo il circuito che da piazza Castelnuovo a piazza Croci, percorso anche più volte per la semplice voglia di prolungare il divertimento, ma anche per mettersi alla prova. Come chi ha il Parkinson e grazie alle giuste cure dimostra concretamente ogni giorno che non ci sono sfide impossibile.

Da sinistra: Mirella Colombo, Patrizia Di Dio, Enzo Labita, Marina Rizzo (foto di Sergio Fiorito)

«Abbiamo vissuto una mattinata di grande armonia – afferma Mirella Colombo, presidente dell’APiS –  soprattutto perché nessuno ha avuto esitazione a indossare la pettorina e partecipare. Questo ci fa capire che, anche chi non ha il Parkinson o non lo ha un familiare, sente la necessità di esserci».

Una manifestazione che ha portato allegria in tutti i presenti.

«Non era scontato che la “Run & Walk for Parkinson” tornasse dopo la pausa dovuta al Covid con un tale entusiasmo. Significativo – sottolinea Marina Rizzo, coordinatrice scientifica dell’associazione Parkinson in Sicilia – anche il fatto che hanno voluto esserci tante associazioni, a dimostrazione che l’unione fa la forza. Hanno dimostrato che c’è voglia di fare rete attorno a un tema importante come il Parkinson. Sentire, poi, l’entusiasmo di chi ha partecipato, con o senza Parkinson, ci riempie di gioia e orgoglio».

Olivia Trevisani (foto di Sergio Fiorito)

Energia e sinergia palpabili da tanti punti di vista.

«Avrei potuto correre anche con una gamba sola – commenta Enzo Labita, vincitore dell’edizione 2024 della manifestazione con 8 giri, praticamente 16 km – perché l’entusiasmo è stato immenso. Ho sentito tutto il calore delle persone che mi hanno sostenuto. Ho anche ricevuto i complimenti diretti di tante persone che non sapevano della mia problematica. Sono stato veramente bene con tutti, in un clima di allegria che mi ha accompagnato e avvolto».

A vincere nella categoria donne, a pari merito, Silvia Fiorito e Maria Grazia Favaloro, 4 giri, 8 km totali. Olivia Trevisani la vincitrice più giovane, appena 5 anni, mentre Alessandro Gioia anche lui con 4 giri, è tornato a casa con la coppa in rappresentanza dei cargivers.

Un’edizione baciata dal sole che ha riscaldato anche i cuori, colorata dalle tinte accese delle magliette dei provetti atleti che si sono già dati appuntamento alla prossima edizione con la promessa di coinvolgere ancora più persone. Promessa che l’APiS intende mantenere, senza se e senza ma, attraverso il quotidiano lavoro con e per chi ha il Parkinson.