Bolognetta: luogo di sosta e ristoro

Bolognetta è facilmente raggiungibile dalla scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Il territorio comunale ricade in parte nel bacino del fiume Eleuterio e in quello del fiume Milicia. Anche il paese è situato a cavallo tra le due valli.

Nel cuore del centro storico, caratterizzato dalla presenza di vecchi fabbricati e magazzini, rivive ogni anno, il Presepe Vivente, in perfetta assonanza con i luoghi. Un’esperienza nata per valorizzare la presenza della casa-museo comunale, dove per l’occasione viene allestita una Natività che esce dai canoni tradizionali dando dei contenuti antropologici anche a questo particolare evento. L’ “Epifania nella Casa contadina” è divenuta così un viaggio nel tempo che ricostruisce con naturalezza le scene della quotidianità domestica e produttiva del passato, come il “ciclo del pane” e il “ciclo del vino”. Anche il carnevale viene festeggiato con manifestazioni ricche di significato simbolico: il corteo mascherato di “lu nannu” seguito dai carri allegorici costruiti dai gruppi giovanili e alla associazioni locali, viene alternato a momenti di autentica festa popolare, come le degustazioni all’aperto di salsiccia, pane, vino e sfince; il tutto ovviamente accompagnato da tarantelle, maschere e coriandoli.

La festa patronale di Sant’ Antonio, si svolge, in maniera molto tradizionale nel mese di giugno. Le manifestazioni dell’ “Estate Bolognettese” hanno invece inizio a luglio e si protraggono fino a settembre. Passeggiate ecologiche, tornei e gare sportive, rappresentazioni teatrali all’aperto, rassegne musicali e cinematografiche animano tutta l’estate e vedono la partecipazione numerosa di visitatori dei paesi vicini. E’ questo il periodo in cui nel Comune si registra un notevole incremento (anche del 100 per cento) della popolazione, dovuto soprattutto alla presenza dei villeggianti e al ritorno in paese di numerosi emigrati.

L’odierna Bolognetta sorge nell’antico feudo di Casaca comprendente le contrade Casachella, Coda di Volpe, Bosco, Pirainazzo e Roccabianca. Il possedimento venne acquistato il 12 settembre 1600 da Marco Mancino, un ricco mercante genovese che andava alla ricerca di buoni investimenti. Vie, mulattiere e “trazzere” attraversavano da ogni angolo il feudo, ma le principali arterie rimanevano le due strade carrozzabili che, provenendo da Catania e Agrigento, conducevano a Palermo.

E’ proprio in quel crocevia, dove pare esistesse già un vecchio fabbricato, si sviluppò presto un grande traffico di uomini e merci. Il fondaco di Santa Maria dell’Ogliastro – ero questo l’antico nome di Bolognetta – costituiva a quei tempi l’ultimo luogo di sosta e di ristoro per quanti dall’entroterra siciliano affluivano a Palermo.

Nella fase iniziale dei primi insediamenti nulla venne lasciato all’iniziativa spontanea degli abitanti. Su tutto prevalse la volontà del fondatore che tendeva a razionalizzare ed economizzare al massimo l’intervento sul territorio.

La costruzione tipica del nuovo insediamento era a vano unico: umili tuguri col pavimento in terra battuta o “balate” che, oltre al riparo delle persone, servivano anche per il ricovero degli animali. Un esempio di ambiente tipico delle prime abitazioni è la “Casa contadina” , il museo etnoantropologico acquistato dal Comune nel 1985, aperto ai visitatori.

Anche oggi il settore trainante dell’economia locale continua ad essere quello della ristorazione. Un campo che offre occupazione fissa e stagionale a diverse decine di famiglie con ben sei ristoranti, distribuiti lungo le principali arterie di comunicazione, due strutture per la ricezione alberghiera e numerosi laboratori dolciari che forniscono quotidianamente anche i paesi vicini. L’altro settore portante è quello dell’agricoltura. I terreni risultano di fertilità discreta e vi si praticano prevalentemente colture seminative. Un sesto della superficie coltivata risulta coperta da oliveti e qualche frutteto. Il pascolo rimane poco praticato.

In contrada Torretta è possibile visitare alcune zone ancora incontaminate, con paesaggi caratteristici come la piccola cascata della Grotta di San Nicola. Molto significativa è inoltre la presenza della comunità spagnola di Palma de Gandia, con cui Bolognetta è gemellata dal 1982. Gli scambi culturali legati al gemellaggio con il paesino valenciano si sono accentuati nel tempo e oggi sono rafforzati a nuovi patti di solidarietà e di amicizia.


Sito web ufficiale del Comune: https://www.comune.bolognetta.pa.it