Montelepre: nata da un Castello

Montelepre è una piccola cittadina situata in una zona montuosa e scoscesa, raggiungibile attraverso le strade provinciali da Palermo, Giardinello, Borgetto, Partinico e Carini.

Il territorio comunale ha un’estensione di circa 990 ettari di territorio, in gran parte adibiti all’agricoltura.

Dai punti più elevati del paese è possibile ammirare le bellezze naturali del Golfo di Castellammare: i faraglioni, l’alternarsi di spiagge e coste a picco, gli incantevoli scorci di Capo San Vito. Di particolare interesse geologico sono le grotte della Muletta.

Secondo il Giustolisi Hiccara era ubicata presso il monte d’Oro, con la sua caratteristica forma di cono rovesciato, è la più interessante delle colline che sovrastano Montelepre. Il nome del luogo è, in qualche modo, legato ai segreti che la località nasconde nelle sue cavità e ai preziosi ritrovamenti fatti nel sito archeologico. I reperti fino ad oggi portati alla luce dalla Sovrintendenza appartengono alle civiltà indigene sicane, cartaginesi ed elime. Se l’ipotesi del ritrovamento della mitica Hiccara (1200 a.C.) sarà confermata, potranno scoprirsi altri elementi di immenso valore storico. Importanti citazioni sull’antica potenza militare di Hiccara sono fatte da Timeo e da Plutarco. Inoltre Tucidide, nel VI libro dell’Historiae, racconta che nel 415 a.C. la flotta ateniese comandata da Nicia distrusse e incendiò la città, riducendo alla schiavitù i suoi abitanti. Nel 1849, Giorgio Gemmellaro, gran paleontologo e fondatore del museo paleontologico di Palermo, scoprì proprio qui a Montelepre, in alcuni banchi di travertino, il fossile di un elefante nano. L’importante reperto fu condotto a Palermo e inserito nella collezione del museo.

Presso il centro sociale vi è ubicato il Museo etnologico della civiltà contadina, oggi meta di turismo internazionale.

Il castello dei Ventimiglia , attorno al quale si è poi sviluppalo il centro abitato, sorse possente su un poggio roccioso tra il 1433 e il 1435. Lo scopo era quello di controllare la vallala sottostante, teatro di scorrerie da parte dei briganti. Originariamente la fortezza era addirittura circondata ai quattro lati da un fossato e dotata di un ponte levatoio. Anche gli edifici religiosi del paese sono considerati monumenti di particolare interesse architettonico.

La chiesa Madre di Maria SS. del Rosario sorse agli inizi del seicento, a poca distanza dal castello. La struttura originaria era quella di una cappella privata, che il marchese Tommaso Bellacera aveva fatto costruire per amministrare i sacramenti ai coloni che popolavano il feudo. Nel corso dei secoli seguirono modifiche e aggiustamenti fino a quando, alla fine dell’ottocento, l’edificio fu finalmente ultimato. Oggi si presenta imponente nel suo aspetto e semplice nello stile, con le colonne sormontate da capitelli e quattro statue. All’interno è custodito il SS. Crocifisso, patrono della cittadina. Il simulacro giunse in paese nel 1751, l’anno successivo gli furono tributati i primi festeggiamenti, divenendo protettore della comunità.

All’interno della Matrice sono anche custodite tele e statue di diversi autori, mentre gli stucchi che adornano la volta sono opera di Antonio Caponetti.

La chiesa delle Anime Sante fu costruita intorno al 1717. Originariamente era destinata alla sepoltura dei cristiani, il luogo fu aperto al culto solo successivamente. Stucchi, affreschi e tele di pregevole fattura sono inoltre conservati all’interno della chiesa di Santa Rosalia, edificata nel 1816 all’ingresso del paese.

Annesso alla chiesa della SS. Trinità, troviamo infine il collegio di Maria, dove è possibile ammirare un pavimento di mattoni verniciati, risalente al XVIII secolo.

Più che attorno alla festosa giornata della Pasqua, a Montelepre la popolazione tiene vivo il proprio patrimonio di tradizioni il giorno della Pena il Venerdì Santo. All’interno della chiesa è tradizione allestire il Sepolcro addobbato con ceri, fiori e i “piatti” di grano germogliato, retaggio culturale di epoche remote. I semi sono prima innaffiati per alcune settimane, tenendoli al riparo dalla luce in modo che assumano un colore candido, poi addobbati con nastri colorati e fiori di carta. L’usanza della preparazione dei “piatti”, o giardini di adone trae origine dall’antico culto pagano di Adone e dalle feste funebri in suo onore. Oggi, come in passato, a convogliare l’interesse e la partecipazione attiva a tali riti rimane il mistero di un Uomo che muore e risorge.

La “Processione dei Misteri” è la più solenne e spettacolare della Settimana Santa. I circa quattrocento attori figuranti in costume d’epoca fanno rivivere, ormai da oltre due secoli, i personaggi biblici del Vecchio e Nuovo testamento.

La festa principale del paese è quella patronale del SS. Crocifisso, che si svolge nel mese di giugno. Tre giornate intense di iniziative, manifestazioni musicali e ricreative, strade illuminate dalle tradizionali luci artistiche, vedono il culmine nella processione serale del Crocifisso. I fedeli si sistemano in fila per due con un cero acceso in mano. Alcuni di loro vanno in processione a piedi scalzi per voto. Anche qui, come in molti altri comuni della provincia, i festeggiamenti solenni si concludono a tarda notte con i tradizionali giochi pirotecnici.

L’appuntamento con l’infiorata è nel mese di giugno in occasione della festa del Corpus Domini, presso la chiesa di S.Rosalia. A fare da scenario le vie del centro storico, dove è atteso il passaggio della processione. La gente si accalca ai bordi della strada per assistere ad un singolare spettacolo di forme, colori e profumi: migliaia i petali di fiori che formano originali disegni, diversi uno dall’altro, ma con precisi significati simbolici, per rendere omaggio al SS. Sacramento. Questa tradizione non festeggia solamente il passaggio del dono di dio, ma vuole anche essere un inno alla potenza generatrice della natura che, dopo la stagione invernale, torna a prosperare con in fiori e con i prodotti della terra. Tante e varie sono le manifestazioni che si svolgono nel corso dell’anno a Montelepre.

Per Carnevale si organizzano le tradizionali sfilate dei bambini in maschera, quelle con i carri allegorici e, infine, una festa conclusiva che prevede il ballo in piazza, la distribuzione di pane, formaggio, salsiccia, olive e vino; mentre al centro della strada si prepara la condanna a “morte du nannu”, maschera che impersona la fine del tempo dei divertimenti.

Anche l’Estate a Montelepre, di anno in anno, è riproposta dall’amministrazione comunale con un calendario ricco di appuntamenti: musica dal vivo, giochi senza quartiere, serate all’aperto di cabaret, discoteca, teatro, rassegne cinematografiche, mostre e tornei sportivi.

Uno dei prodotti locali più apprezzati dai visitatori è la schiacciata monteleprina, che è prodotta dai fornai utilizzando dell’ottima farina di grano duro. Gli artigiani del pane, espertissimi nell’impasto e nella cottura del rinomato prodotto, riescono a caratterizzare il loro alimento in modo inconfondibile, rendendolo soffice alla cottura e di una fragranza gradevole. La schiacciata, accompagnata dall’ottimo vino locale, da’ annualmente vita ad una manifestazione promozionale del prodotto patrocinata dal Comune: la “Sagra della schiacciala”.

Per Natale si illumina il centro storico, si accendono le luci sull’albero natalizio ecologico e gli zampognari percorrono le vie del paese per creare l’atmosfera festiva. Nei quartieri si da anche vita alla “Rassegna dei Presepi”.


Sito web ufficiale del Comune: https://www.comune.montelepre.pa.it