Montemaggiore Belsito: sotto il volo dello sparviero

Il paese è adagiato, nella sua struttura regolare di strade parallele, sul versante nord ovest del monte Roccellito, sulle Madonie occidentali.

Il nucleo abitativo originario si sviluppò attorno ad un antico monastero benedettino, anche se ricerche storiche testimoniano presenze stabili nel territorio in periodi precedenti, risalenti alla conquista bizantina, prima che araba e normanna. La fondazione dell’attuale centro si fa risalire al XVI secolo ad opero del Marchese Migliaccio.

Tra le opere architettoniche di maggior rilievo sono il palazzo del Principe di Baucina, realizzato intorno al 1866, su progetto del famoso architetto Ignazio Greco, ed palazzo Saeli, risalente ai primi del ‘900, in stile liberty, che delimita lateralmente la squadrata Piazza Basilica, così chiamata perché su di essa si erge la basilica di S. Agata. Il patrono del paese è il SS. Crocifisso, la cui Chiesa, edificata nel 1675 conserva affreschi del Ferrigno e del Randazzo ed è adiacente la centrale di piazza Roma sulla quale si affacciano la sede comunale e l’edificio scolastico.

Il centro ha un’economia prevalentemente agricola i cui principali prodotti sono: frumento, olive, uva da mosto ed ortaggi, oltre che prodotti caseari.

L’allevamento del bestiame è indirizzato a bovini e ovini. Vi si svolgono fiere e mercati: la fiera del bestiame del 14 e 15 settembre, in occasione delle solenni manifestazioni religiose e ricreative organizzate in onore del SS. Crocifisso, del 3 maggio, “Esaltazione della Croce “, con la storica processione del Crocifisso di Montemaggiore.

Le feste popolari più tradizionali sono il San Giuseppe del 19 marzo ed il primo maggio, la prima rivolta al “padre dei poveri” prevede i “Virginieddi”: un pranzo dalla preparazione laboriosa che si svolge secondo riti e consuetudini “storiche” offerto, all’interno delle abitazioni, prima ai bambini e poi agli adulti attorno a lunghe “tavolate” al cui capotavola troneggia, minuziosamente curato, l’altare dedicato al Santo.

Tra i piatti tipici la pasta con finocchi e sarde, il riso con finocchi e lenticchie, le fritture di carciofi, cardi e broccoli, la “ghiotta”, i cannoli, la pignolata e le sfince.

Il pranzo di S. Giuseppe “artigiano” e protettore dei lavoratori si ripete il primo di maggio e, da alcuni anni, la tradizionale tavolata viene organizzata in Piazza Roma per chiunque voglia gustate i piatti tipici previsti per questa ricorrenza. E’ una occasione in più per far riscoprire ai visitatori la splendida cornice naturale che fa da sfondo al paese.

Uno sfondo che ha come territorio parte della riserva naturale del bosco della Favara e Bosco Granza, una delle aree protette della provincia palermitana, un polmone verde, in alcuni tratti ancora incontaminato. Composta soprattutto da leccio, quercia e piante tipiche della macchia mediterranea con interessanti presenze faunistiche composte da numerose specie di mammiferi ed uccelli come il picchio rosso ed il codibugnolo di Sicilia e di rapaci come lo sparviero, rappresenta un grande patrimonio naturalistico in grado di incrementare i flussi turistici della zona.


Sito web ufficiale del Comune: https://www.comune.montemaggiorebelsito.pa.it